Lingua più utile per lavorare nel 2026
Lingue nel curriculum: quale terza lingua scegliere nel 2026?
In Italia l’inglese non è più un extra: è uno standard indispensabile. Conoscere la lingua di Shakespeare è quindi il punto di partenza, non il traguardo. Per distinguersi nel mercato del lavoro del 2026 serve una terza lingua, scelta in base al settore, alla regione e agli interessi personali. Ecco una panoramica aggiornata delle lingue straniere più utili per chi vuole migliorare il proprio curriculum.
Francese
Il francese è parlato da circa 80 milioni di madrelingua e da oltre 190 milioni di parlanti L2 distribuiti in 29 Paesi. Secondo le previsioni, entro il 2050 i francofoni potrebbero raggiungere 750 milioni di persone. È lingua ufficiale di numerose organizzazioni internazionali e rappresenta un accesso privilegiato ai mercati europei, africani e canadesi. Le economie francofone dell’Africa sono tra le più dinamiche e in Paesi dove l’inglese è poco diffuso, come l’Algeria o il Vietnam, il francese funge da lingua franca. Per chi opera nei settori della moda, del lusso o nelle relazioni internazionali, il francese rimane una scelta strategica.
Tedesco
Con circa 130 milioni di madrelingua e oltre 230 milioni di parlanti totali, il tedesco è la quarta lingua più usata online. La Germania è il principale partner commerciale dell’Italia e la più grande economia dell’Unione europea. Parlare tedesco apre le porte a settori come l’industria meccanica, l’automotive e l’ingegneria, dove la domanda supera l’offerta. Essendo una lingua considerata complessa, offre un vantaggio competitivo a chi la padroneggia.
Spagnolo
Con oltre 460 milioni di madrelingua, lo spagnolo è la seconda lingua più parlata dopo il mandarino. È lingua ufficiale di molti Paesi europei e dell’America Latina; negli Stati Uniti 37,6 milioni di persone lo parlano come prima lingua e si prevede che la popolazione ispanica raddoppierà entro il 2050. Secondo il British Council, lo spagnolo è ritenuto “utile” dal 34% delle imprese britanniche. Grazie alla crescita economica dell’America Latina e alle opportunità in campi come ingegneria, commercio internazionale, turismo e settore enogastronomico, imparare lo spagnolo è un investimento interessante.
Cinese (Mandarino)
Il mandarino è la lingua più parlata del mondo con oltre 955 milioni di madrelingua e circa un miliardo di parlanti totali. La Cina è la seconda potenza commerciale e la prima al mondo per e‑commerce. Tuttavia, imparare il cinese richiede di immergersi in una cultura molto diversa e di affrontare la complessità della scrittura. La conoscenza del mandarino è particolarmente utile nei settori della tecnologia, della moda, del turismo e dell’import‑export.
Russo
Nonostante le turbolenze geopolitiche, il russo resta una lingua strategica per l’Italia. Ha circa 250 milioni di parlanti tra Europa, Caucaso e Asia e continua a fungere da lingua franca per gli scambi commerciali nell’Europa orientale e nell’Asia centrale. Le imprese italiane dei settori energia, meccanica, moda, agroalimentare e turismo mantengono relazioni con partner russofoni. Conoscere il russo permette di distinguersi sul mercato del lavoro perché è una competenza rara e richiesta, soprattutto per gestire rapporti diretti senza intermediari.
Arabo
L’arabo è la lingua ufficiale di 28 Paesi e conta circa 295 milioni di madrelingua. Paesi come Emirati Arabi, Qatar e Arabia Saudita sono partner commerciali di crescente importanza per l’Italia e l’Europa. La conoscenza dell’arabo è richiesta in settori come traduzioni, interpretariato, giornalismo e diplomazia. È anche una lingua strategica per i mercati energetici e per il turismo ad alto valore aggiunto.
Portoghese
Il portoghese è parlato da circa 232 milioni di madrelingua in Brasile, Portogallo e Africa e rappresenta la seconda lingua più parlata in America Latina. È la quinta lingua per numero di utenti Internet e il Brasile è uno dei mercati più promettenti: la più grande economia dell’America Latina e un hub scientifico emergente. L’UNESCO la considera la lingua europea con la crescita più rapida dopo l’inglese, con un forte potenziale in Africa e in Sud America. Per chi lavora in settori legati a infrastrutture, energia o moda, il portoghese è una porta verso mercati in espansione.
Quale lingua scegliere?
Non esiste una classifica universale: la lingua più utile per il lavoro dipende dal settore in cui operate e dai Paesi con cui interagite. Il tedesco è essenziale per la meccanica e l’ingegneria; lo spagnolo per il turismo e l’export verso l’America Latina; il cinese per moda e tecnologia; il russo per energia e lusso; l’arabo per diplomazia ed energia; il portoghese per chi guarda al Brasile; il francese per moda e organismi internazionali. Una lingua si impara più facilmente se c’è passione: scegliete in base alle vostre inclinazioni e alle opportunità del territorio.
Conclusioni
Studiare una nuova lingua è un investimento a lungo termine. Oltre ai vantaggi professionali, apre la mente e favorisce la comprensione interculturale. Valutate attentamente il settore in cui desiderate lavorare, le lingue parlate nella vostra area di residenza e le vostre passioni personali. In un mondo sempre più connesso, la capacità di comunicare in più lingue continuerà a essere un punto di forza fondamentale.